martedì 24 novembre 2015

"Tempi glaciali" di Fred Vargas è una storia un pò complicata, nevvero?

Non avevo letto mai niente di Fred Vargas, ed il Commissario Adamsberg, divenuto ormai un classico dei gialli francesi, per me era del tutto sconosciuto.
Devo dire che "Tempi glaciali" è una lettura un pò ostica, una storia con un intreccio veramente complicato, in cui è difficile seguire il filo del discorso. Credo, però che sia voluto, nel senso che anche il lettore si deve sentire come  il commissario che definisce il caso  una matassa di alghe che più tenti di sbrogliare più si confondono e si fondono  nuovamente insieme in un amalgama denso e putrido.
 E' così che ti senti mentre lo leggi, pensi di aver capito chi è l'assassino ed invece...

Il caso si apre con due apparenti suicidi, non connessi tra loro se non per una segno a forma di ghigliottina rovesciata che si trova accanto alle vittime.  Qui comincia il difficile, perchè si scopre che una delle vittime aveva partecipato circa 10 anni prima ad una spedizioni disperata in un'isoletta tra i ghiacci della Islanda, dove morirono 2 persone.  L'Islanda però sembra portare fuori strada Adamsberg, che nel frattempo ha un altro omicidio ma questa volta la vittima era uno dei membri di un'associazione, forse meglio dire setta, che fa rivivere i momenti cruciali delle assemblee costituenti quando   Robespierre era a capo della Rivoluzione francese.
 Qui sta la maestria di Vargas, quest'idea di mescolare la storia con la  S maiuscola ad un  giallo.   Io ho trovato molto divertente ed originale dare in mano ad un commissario particolare, un pò svagato e rude come Adasmerg, un pezzo di storia così importante come la rivoluzione francese e riportare fedelmente le leggende, i frammenti di discorsi di Danton o di Robespierre stesso, la loro descrizione fisiche  e molto altro ha reso la lettura molto piacevole.

Risultati immagini per tempi glaciali libro  Vargas mescola i generi letterari, le materie che si studiano a scuola per offrirci una storia sì complicata ma con a marcia in più. Inoltre penso che inserire materiale degli archivi storici francesi sia anche utile, così adesso so cose che prima non sapevo. In fondo è anche questo il compito della letteratura no? Condividere conoscenza. 
 Tra l'altro, questo periodo storico è  molto interessante  e "sentito" non  solo dal popolo francese ma da tutto il mondo, perchè siamo ancora qui a difendere, oggi più che mai dopo la strage di Parigi, quegli ideali, di libertà, uguaglianza e fratellanza.
Menzione d'onore va data anche al linguaggio che usano i personaggi, il presidente dell'associazione con il suo intercalare un pò antico ormai fuori moda è irresistibile.
 Nevvero signori miei?