venerdì 31 marzo 2017

Matteo Bussola, notti in bianco , baci a colazione

Ho letto Notti in bianco,baci a colazione, di Matteo Bussola, qualche mese fa.
L'ho comprato attratta prima dalla copertina, con un padre e sua figlia su una panchina al parco intenti a meravigliarsi di uno stormo di uccellini che cinguettano intorno a loro,
e  poi dalla frase messa nella quarta, quando racconta di come ha capito che Paola era la donna della sua vita " Quando ci siamo incontrati per la prima volta, si è sollevata i capelli dietro la nuca , sopra la testa e si è fatta uno chignon senza neanche un elastico-
e allora?
 e allora lì ho capito che lei aveva disperatamente bisogno di un elastico. e io dei suoi capelli."
Questa dialogo mi ha tratto d'inganno perchè pensavo fosse un racconto su una storia d'amore e mi ero già fatta tutto un film che il padre era vedovo e raccontava alla figlia quanto fosse speciale sua madre, invece, e per fortuna dell'autore e della sua famiglia prima di tutto, leggendolo, scopro che è sì l'amore il tema principale ma non solo quello all'interno di in una coppia ma di tutto il nucleo familiare. Così troviamo dolcissimi sprazzi di quotidianità, con un babbo innamorato delle sue 3 figlie. Tutti vorremmo un padre così, e tutti i padri si possono riconoscere in questo babbo. Sarebbe, però, troppo banale se il libro si limitasse a questo e non spiegherebbe il successo del passa parola che ha avuto, anche se la copertina aiuta!
Nelle pagine di Bussola ho trovato tanta ironia, verità, paure, infinita dolcezza e mi sembrava che la definizione più esatta del suo libro fosse "Bussola fotografa con estrema tenerezza il rapporto padre figlia e tutto ciò che li circonda". Non basta però.
Curiosando su facebook, ho scoperto che l'autore è veramente un disegnatore di fumetti (poi si dice così? stamani non mi viene niente di meglio) 
 Il fumettista è molto di più del fotografo, o per lo meno, agisce più  nel profondo ed è meno immediato. Perchè il fotografo coglie l'attimo, il disegnatore studia l'attimo e cerca di evidenziarne la sfumature. Ha un progetto, cancella e ridisegna, segue l'ispirazione e si fa guidare. Ecco allora arrivare a quello che veramente mi ha lasciato questo libro. E' sì un inno alla paternità ma anche un inno contro il razzismo, contro le ipocrisie dei falsi perbenisti, contro i pregiudizi, quando va nel negozio a comprare non mi ricordo cosa e sente le due signore sparlare ne è un esempio, o le telefonate con il call center, a parte che fanno morir dal ridere, descrivono con ironica precisione il no-sense che spesso viviamo.
Notti in bianco, baci a colazione non è un testo solo sulla paternità ma anche un testo di un uomo, con dei sogni e dei progetti che ha fatto delle scelte controcorrente ma che  si trova a vivere in una società chiusa,  dura, mi viene da dire cattiva, e la descrive nella sua tragica comicità con un linguaggio semplice e naturale, direi gentile.
Insomma Matteo Bussola è vivo e lotta insieme a noi, per un mondo più giusto nonostante le notti in bianco e i call center.