giovedì 17 luglio 2014

Fantasmi del passato. Un pomeriggio con il Commissario Bordelli e con Marco Vichi

E' da poco uscito una nuova storia del Commissario Bordelli e grazie all'aiuto dell'assessore di Barberino val d'Elsa, siamo riusciti ad organizzare la presentazione del libro in uno splendido scenario: nell'azienda agricola i Balzini, sempre a Barberino. Una vista mozzafiato:  San Gimignano, Colle val d'elsa, Certaldo  in mezzo tanti vigneti. Un giardino, parco per meglio dire, verde e rigoglioso nella sua perfezione, gli ucellini che cantano, la città con i suoi rumori è lontana. Ci siamo solo noi, una cinquantina di persone, di appassionati lettori e una storia, sì c'è un morto ed un assassino ma non siamo qui per questo. Di questo giallo vi dirò poco, sennò mi scappa l'assassino e non va bene, anche se le storie di Vichi non sono famose per i suoi intrecci pieni di suspense. il Commissario Bordelli ci piace ed ha successo per il suo modo di fare, così sanguigno e burbero, tipicamente toscano, anche se molto tormentato e non propriamente solare. Poi, diciamolo, ci piace quell'attenzione alcome eravamo, a quell'atmosfera dell'Italia anni '60, la descrizione senza fronzoli della gente comune, sicuramente meno cinica di come siamo adesso. 

Da notare le storie e gli aneddoti che racconta il Commissario, sono tutti realmente accaduti. Ogni volta che presenta un libro Vichi racconta che sono le storie a venirlo a cercare, lui è solo il tramite affinchè vengano fuori e possano essere lette. Una volta ad un corso di scrittura a cui partecipavo,  di cui Vichi era il professore, ha detto che l'autore è una sorta di archeologo che trova i suoi pezzi, le storie, e li ripulisce, rimettendo insieme i cocci per darli nuova vita. Mi piace questo approccio rispettoso e quasi da missionario alla scrittura. Tutti hanno delle storie, vanno solo sapute raccogliere. Quindi , adesso leggete queste storia, che sicuramente vi piacerà, e poi attendete con pazienza che al commissario Bordelli accada qualcosa che deve assolutamente dire e una nuovo capitolo della serie sarà  presto pronto.

mercoledì 9 luglio 2014

Una mutevole verità. Ben tornato Carofiglio

 Ohhh! finalmente è uscito un giallo di Carofiglio! Non scaldatevi troppo non è una storia dell'avvocato Guerrieri, anche se qui fa una piccola apparizione, una specie di cameo, nel senso che ha un ruolo nella storia ma non in prima persona;  questo fatto lo trovo geniale, un escamotage  degna di nota per non ripetersi con gli stessi personaggi e allo stesso tempo mantenere vivo il loro ricordo.
 Certo, l'ambientazione è sempre Bari, però qui siamo negli anni '80 e il personaggio principale è il Maresciallo Fenoglio, torinese trapiantato a Bari, sposato con Serena , insegnante. L'oggetto delle indagini è un omicidio di uno strozzino, commesso da un ragazzo, subito individuato grazie allo zelante aiuto di una vicina che ha visto tutto. Sembra un caso già risolto ma manca un prima e un movente.
una mutevole verità gianrico carofiglio copertina einaudi"Ottimo, quando un'indagine prende un'accelerazione cosí immediata e rapida. Però il rischio, in questi casi, è di mettere a fuoco una cosa soltanto, e di tralasciare ogni altro dettaglio, che magari è importante o addirittura decisivo."


 Fenoglio è maestro nel non tralasciare nessun dettaglio, nel trovare le note dissonanti.

Il racconto è anche un omaggio ai Carabinieri, quest'anno si festeggia la Benemerita, il Maresciallo è un esempio di intelligenza, perspicacia, integrità e correttezza, non è certo  un Carabiniere da barzelletta, sia chiaro!
Una mutevole verità è un romanzo piacevole, ben scritto e i dialoghi tra Fenoglio e il suo sottoposto sono da antologia.
 Da leggere in queste fresche sere d'estate  per rimanere nei secoli fedeli a... Carofiglio!

mercoledì 2 luglio 2014

Nuove edizioni Vintage : Gli occhi gialli dei coccodrilli


Oggi pomeriggio è venuta una vecchia cliente (per anni che frequenta la libreria, non per età) e candidamente mi ha chiesto: Non mi sono portata il fogliettino dietro, però l'autrice dovrebbe essere Pollock". Io comincio a cercare prima sul sito del grossista e mi viene fuori solo un certo Pollock che scrive thriller, e poi altri che non vi sto a dire. Quindi passo a Google, ma non trovo niente. Chiedo: ma scrive romanzi d'amore? Sì sì,  fa lei, devono essere delle storie un pò romantiche ma carine.., ce ne fosse uno solo che scrive romanzi così, sarebbe facile, penso io!. Poi ha come un'illuminazione: c'entrano i coccodrilli! e mi guarda tutta speranzosa. E qui l'arte della libraia arriva al suo apice e sfodero tutta la mia sapienza: lei cerca Gli occhi gialli dei coccodrilli, della Pancol" Sì Sì,  è quello! dice lei tutta soddisfatta. In effetti, ha ragione è un libro carino, una storia romantica ma mai smielata e soprattutto ha come protagoniste 2 donne coraggiose e ironiche, che non si abbattono di fronte ai guai della vita. 
 Iris che vuole diventare una sceneggiatrice, è bella , ricca e ha un matrimonio che funziona solo all'apparenza, sua sorella Josephine ha 2 figlie, un marito scappato di casa, e una laurea in storia medioevale. Un giorno Iris incontra un editore che le propone di scrivere un libro, lei accetta e coinvolge la sorella in una piccola truffa:  Josephine scriverà il libro, e Iris lo promuoverà, una sarà la mano, l'altra la faccia, ad una la fama all'altra i soldi. Nascono così una serie di equivoci e divertenti fraintendimenti, ma il bello del libro è la capacità dell'autrice di esplorare la natura femminile in tutte le sue sfaccettature consegnandoci delle protagoniste forti, dolci, coraggiose e ironiche. Da leggere in un pomeriggio su una sdraio all'ombra, in pieno relax. AH e poi , ultima  notizia che contribuisce a dare al libro una marcia in più , è ambientato a Parigi.