mercoledì 30 aprile 2014

Quando si scrive parole che rimangono nella memoria collettiva si muore un pò meno

Dopo la morte di Gabriel Garcia Marquez, dopo il primo sentimento di dispiacere per la perdita di una grande scrittore per la letteratura mondiale,  mi sono messa a rileggere il suo capolavoro " Cent'anni di solitudine". Aprendo la prima pagina ho scoperto, o meglio ricordato , che io libro me lo aveva regalato mio fratello, chiedendomi se era così tanto che fossi single! Era il 1998, di lì a poco mi sarei fidanzata con uno che poi mi avrebbe spezzato il cuore, ma quel libro l'ho apprezzato più adesso che lì per lì. Sarà per l'albero genialogico dei Buendia che era difficile da seguire, però riletto a distanza di anni, Cent'anni di solitudine è un libro splendido, ed entra di diritto nella classifica dei #libridaleggereassolutamentealmenounavoltanellavita.


da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/amore/frase-174533?f=a:334>

lunedì 28 aprile 2014

Oh partigiano portami via! Letture per la Resistenza

Che bella festa è il 25 Aprile! E' inutile che qualcuno tenti di screditarla, la festa della liberazione è la festa più sentita dagli italiani. La Resistenza è qualcosa che ci rende orgogliosi di essere italiani, per come si sono battuti i nostri nonni e le nostre nonne, per il loro coraggio e per il loro altruismo. Non siamo stati più così, anzi tutte le volte che penso agli anni della guerra, mi chiedo cosa avrei fatto se fossi stata lì. Sarei stata coraggiosa come loro? Mi sarei opposta e avrei lottato rischiando la mia vita? Credo di sì ma non ne sono certa, perchè se lo fossi, screditerei la forza e il coraggio dei Partigiani, nascondendomi dietro un "l'avrei fatto anch'io", o peggio un  l'avrebbero fatto tutti. No, sono stati i partigiani, quei tanti uomini e le tante donne che hanno abbandonato famiglie, lavori, città e hanno lottato contro la dittatura fascista, senza se e senza ma come  si direbbe oggi. Hanno dato la vita per una causa giusta, per dare a noi un'Italia democratica e  una costituzione, la più bella del mondo tra l'altro. Hanno dato tutto, senza nulla chiedere. L'Italia migliore di sempre. Per questo non mi stancherò mai di ringraziare e di ricordare. Lo farò con la lettura, ovviamente! quale modo migliore....
 Ci sono tantissimi libri che raccontano la resistenza, dal Partigiano Johnny di Fenoglio  al Sentiero dei nidi di ragno di Calvino, ce n'è uno però, uscito qualche anno fa che mi ha emozionato molto : Dove finisce Roma, di Paola Soriga ed . Einaudi. Narra della liberazione di Roma attraverso gli occhi di una giovanissima staffetta partigiana. Un bel libro denso di passione, coraggio e soprattutto pieno di voglia di vivere e di speranza per quello che verrà dopo.
Dove finisce Roma - Paola Soriga

martedì 15 aprile 2014

C'è un libro che vi vergognate di non aver letto ma proprio non ce la fate?

Io sì, ce l'ho un libro che non ce la faccio a finire, me ne vergogno ma è così. Non è che non mi piaccia ma non è mai il momento adatto.  C'è sempre un momento giusto per ogni libro. Ci avete mai fatto caso? Se rileggete un libro che avete letto da adolescenti, probabilmente adesso o non vi piacerà o ne coglierete altre sfumature. Oppure può succedere di essere depressi e di avere bisogno di qualcosa che vi faccia ridere e sentire meglio e quindi preferite un romanzo rosa ad un saggio d'attualità, per dire(io devo essere sempre depressa, perchè i saggi d'attualità non li reggo!)
E  quando siete innamorati,  non vi capita che ogni storia vi parli della vostra lei o del vostro lui ? Insomma ogni momento ha il suo libro, ogni libro ha il suo momento. Ok, ho divagato abbastanza, ecco la mia terribile confessione: io non riesco a leggere Delitto e Castigo.  di Dostoevskij. Arrivo più o meno al punto in cui ammazza la vecchia e poi non vado più avanti. Chiedo umilmente perdono a lui e a tutti gli scrittori russi che non ho preso in considerazione, tipo... e vabbè ora volete sapere troppo. 
Prometto solennemente che da qui ai mie primi 40 anni lo leggerò e con questo chiudo la questione.

mercoledì 9 aprile 2014

La miscela segreta di casa Olivares. Torna la Torregrossa

 Non avevo mai letto niente della Torregrossa, anche se era rimasta incuriosita da "La conta delle minne"  ma al momento non c'è in libreria, così mi sono fatta conquistare da questa copertina, con le arance e il caffè in primo piano. MI fa venire in mente dei buoni odori, mi sembra di sentire un abbraccio caldo. Ho cominciato a leggere e ho visto che è ambientato durante la 2° guerra mondiale.
Mi piacciono le storie ambientate durante la guerra, le trovo fonti inesauribili d'ispirazione e di coraggio. Questo romanzo della Torregrossa è ben scritto . Genziana, la protagonista, è una tosta, è come il fiore che le dà il nome, cresce sulla roccia. Il resto della recensione leggetelo qui: http://freetime.weeknewslife.com/2014/04/09/miscela-segreta-casa-olivares-torna-torregrossa/

giovedì 3 aprile 2014

libri che vanno assolutamente letti almeno una volta nella vita parte 4°

L'insostenibile leggerezza dell'essere. Andrebbe letto solo per il titolo! così meravigliosamente filosofico, enigmatico  e introspettivo. Certo, poi ti viene in mente la canzone di Venditti e la poesia svanisce ma non pensiamoci addesso! Il libro si svolge a Praga, durante quella primavera, fino all'invasione russa della Cecoslovacchia. E' la storia di Tòmas, chirurgo affermato, che ama sia Teresa sua moglie, sia  la sua amante Sabina, la quale a sua volta sta con Franz. La trama del libro è ciò che conta meno, quello che colpisce e rimane nella memoria, sono le riflessioni filosofiche e l' accurata analisi psicologica dei personaggi.  Alla base delle  riflessioni dell'autore c'è la teoria dell'eterno ritorno di Nietzsche, per dirla in poche parole: si rivive nel futuro ciò che abbiamo già vissuto, in un continuo ed eterno ciclo di ritorni.   Si fanno sempre gli stessi errori, ci s'innamore sempre della stessa tipologia di persona e all'amore si chiede sempre la stessa cosa che sia per sempre. La pesantezza è così terribile e la leggerezza così  meravigliosa? L'amore coniugale,  l'amore ortodosso, quello regolare quindi pesante, contrapposto all'amore segreto, senza legami imposti, quindi leggero. La leggerezza del sorterfugio contro la pesantezza della quotidianità. Tutto ciò che sembra leggero, divertente, spensierato, come un amore clandestino, alla fine dimostra sempre il suo lato pesante ed insostenibile, perchè la leggerezza porta a non fare scelte, porta all'immobilità e questo, a lungo andare, è insopportabile .
Kundera ha scritto un libro magistrale, adatto a chi adora la filosofia e le riflessione sulla vita e sull'amore, l'unico sentimento che ci rende allo stesso tempo leggeri e pesanti.


Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future.
milan Kundera l'insostenibile leggerezza dell'essere