giovedì 8 marzo 2018

 Eccomi di nuovo qua a scrivere, è passato più di un anno dal mio ultimo post e sono cambiate molte cose.  Sono diventata mamma nuovamente, ho rischiato di morire e ho perso il lavoro, ma non in questo ordine. Non lavorare più adesso mi fa paura e alimenta le mie angosce. Non posso fare a meno di vedermi disoccupata a vita perchè non ho saputo o non ho potuto fare chissà cosa. Il fatto è che ho avuto la sindrome di Hellp, una malattia rara che colpisce le donne in gravidanza ma si manifesta al momento del parto o immediatamente dopo. Io ho avuto emorragie su emorragie, e sono stata una settimana in rianimazione, con le mie bimbe e la mia vita fuori ad aspettarmi. 
Ora son qui che tento di capire cosa fare di me e dei miei sogni. Ho una professionalità, un Knowhow piuttosto spiccato e profondo per i libri, nella valutazione di un testo sono molto brava e riesco a migliorare i lavori di autori di talento ma inesperti con una certa facilità.
 Il guaio è che sono in Italia e la maggioranza delle persone non legge e se ne frega dei libri e di chi li scrive, figurati di chi li corregge!. Quindi, che fare? rimettersi a studiare? Seguire qualche corso di aggiornamento? Sì ma quali, in quale campo?  E' questo che mi assilla la mia totale confusione, da dove ricominciare? In effetti sono proprio il prototipo della donna in crisi, 40enne, sposata, 2 figlie , laureata e disoccupata. Sono rimasta fregata dalla crisi. Ma cosa avrei dovuto fare? rimanere in una casa editrice a lavorare gratis? Non chiudere la mia libreria? Non dovevo cercare la seconda figlia? accettare lavori per cui non si è portati come la commessa o la badante, pur di far qualcosa? Credo solo che sia terribilmente ingiusto non avere una seconda chance. Non avere prospettiva, uno sguardo oltre il tunnel.
E' interessante notare come in questa campagna elettorale nessuno abbia parlato della tragedia che si sta abbattendo sull'Italia, quella della chiusura di tante libreria e della conseguente scarsità di luoghi dove si diffonde la cultura. Non interessa a nessuno che la figura del libraio professionista sia sempre più in estinzione. Eppure, i libraio ha un ruolo importante in una comunità, è colui il quale, suggerendo una semplice lettura, può aiutare a trovare una direzione, a dare il nome alle cose, a indirizzare il senso comune.
E' urgente trovare una soluzione. E' tanto difficile fare una legge a tutela delle librerie? Tipo che i libri possano essere venduti solo ed esclusivamente in libreria e non nei supermercati, nei giornali, alla posta ecc e che amazon e compagnia bella nn possano fare lo sconto? Utopia pura. Però, vi avverto, la nostra società sarà più ignorante, più povera e molto meno solidale. 
Questa è solo la mia opinione e naturalmente ci sarà chi non la condivide.
Nel frattempo, chi può continui a leggere. Sempre e ovunque.

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