Ohhh! finalmente è uscito un giallo di Carofiglio! Non scaldatevi troppo non è una storia dell'avvocato Guerrieri, anche se qui fa una piccola apparizione, una specie di cameo, nel senso che ha un ruolo nella storia ma non in prima persona; questo fatto lo trovo geniale, un escamotage degna di nota per non ripetersi con gli stessi personaggi e allo stesso tempo mantenere vivo il loro ricordo.
Certo, l'ambientazione è sempre Bari, però qui siamo negli anni '80 e il personaggio principale è il Maresciallo Fenoglio, torinese trapiantato a Bari, sposato con Serena , insegnante. L'oggetto delle indagini è un omicidio di uno strozzino, commesso da un ragazzo, subito individuato grazie allo zelante aiuto di una vicina che ha visto tutto. Sembra un caso già risolto ma manca un prima e un movente.
"Ottimo, quando un'indagine prende un'accelerazione cosí immediata e rapida. Però il rischio, in questi casi, è di mettere a fuoco una cosa soltanto, e di tralasciare ogni altro dettaglio, che magari è importante o addirittura decisivo."
Fenoglio è maestro nel non tralasciare nessun dettaglio, nel trovare le note dissonanti.
Il racconto è anche un omaggio ai Carabinieri, quest'anno si festeggia la Benemerita, il Maresciallo è un esempio di intelligenza, perspicacia, integrità e correttezza, non è certo un Carabiniere da barzelletta, sia chiaro!
Una mutevole verità è un romanzo piacevole, ben scritto e i dialoghi tra Fenoglio e il suo sottoposto sono da antologia.
Da leggere in queste fresche sere d'estate per rimanere nei secoli fedeli a... Carofiglio!
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